«Nonno Mimmo, ieri pomeriggio sono andato a fare la spesa con la mamma e il papà.» «Bravo, Michele. E li hai aiutati?» «Sì! Mi sono divertito molto. E c’è una cosa che mi ha colpito, sai?» «Cosa, Michele?» «Il latte… c’erano tante confezioni di latte, sugli scaffali. Di tanti tipi diversi. La mamma e il papà mi hanno detto che ci vuole molto impegno per far arrivare così tanto latte, buono e sano, nei supermercati.» «Impegno e tecnologia all’avanguardia, Michele. Proprio ieri ho fatto una videochiamata con Mariano, un mio amico che abita in Piemonte. Sei fortunato, perché mi ha parlato del nuovo magazzino automatizzato della Centrale del Latte di Torino e ho imparato alcune cose che rispondono alla tua curiosità…» «Racconta, nonno!» «Sai, Mariano era a scuola con me, ci conosciamo da quando eravamo piccoli. Da ragazzo si trasferì in Piemonte con la famiglia, ma siamo sempre rimasti in contatto e spero di rivederlo presto. È un gran piacere parlare con lui. Ha sempre qualcosa di interessante da raccontare e sa ascoltare con attenzione. Si parla del più e del meno e poi mi dice che era stato a Torino a vedere una partita del Toro. Insomma passa per via Filadelfia per raggiungere lo Stadio, vede questo grande edificio e scopre che hanno costruito il nuovo magazzino automatizzato.»
«Magazzino automatizzato? Ne ho già sentito parlare, ma non per il latte…» «È proprio questo che intendevo, quando ti dicevo che oltre all’impegno serve tecnologia all’avanguardia per far arrivare tanto latte buono, genuino e sicuro nei supermercati, come anche nei piccoli negozi.» «E come funziona, nonno?» «Intanto devi sapere che Torino è una città di grande tradizione industriale, che non a caso ha attirato tante persone da tutta Italia. Mariano mi ha spiegato che il magazzino automatizzato risponde all’esigenza di compensare e ottimizzare la crescita e la diversificazione produttiva della Centrale del Latte d’Italia S.p.A., il grande gruppo di cui la Centrale del Latte di Torino fa parte. Tutta l’area della pallettizzazione e movimentazione del prodotto finito è stata rinnovata. Inoltre, alla conclusione dei lavori sono state sostituite due macchine confezionatrici del latte. In questo modo, la produzione non è mai stata interrotta…» «…e il latte ha continuato ad arrivare sugli scaffali!» «Esatto, Michele. Proprio così. Rinnovare il ciclo produttivo ha significato anche prevedere nuovi spazi nella zona confezionamento e realizzare ulteriori banchine per il carico e lo scarico.»

«Il magazzino automatizzato – lo dice il nome stesso – non richiede l’intervento di operatori per funzionare. È un importante passo in avanti non solo nella capacità di gestire la logistica, quindi, ma anche nella sicurezza delle persone. Il latte a lunga conservazione – si chiama UHT, facci caso la prossima volta che vai a fare la spesa – viene prodotto e poi stoccato, pronto per essere consegnato, in un’area di immagazzinamento dinamico che si sviluppa su una superficie di quasi 700 metri quadri, per un’altezza di circa 20 metri.» «È incredibile, nonno! Un giorno andiamo a trovare il tuo amico Mariano a Torino, così vediamo anche il magazzino automatizzato?» «Molto volentieri! Ma adesso che ne dici di bere un buon bicchiere di latte?»